Durante una giornata compiamo almeno 20.000 atti respiratori senza quasi rendercene conto, ma dopotutto si tratta di un gesto del tutto naturale per noi esseri umani. Il respiro però gioca un ruolo vitale nel corso della nostra esistenza ed imparare come respirare può fare la differenza sulla qualità della nostra vita.
Una corretta respirazione infatti può letteralmente aprirci la porta verso i meandri della nostra mente e del nostro corpo.
Per questo motivo, con l’aiuto di Beatrice, esperta di riequilibrio energetico ed emozionale attraverso il ritorno alla consapevolezza del proprio corpo, ho pensato di dedicare questo nuovo articolo all’importanza di imparare a respirare bene.
Perché dovresti prestare attenzione al tuo respiro?
Ricordatevi di respirare. Dopo tutto, è il segreto della vita.
Gregory Maguire
A livello fisico sappiamo che la respirazione è il processo attraverso il quale avviene lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica e che ogni ciclo respiratorio è composto da quattro fasi: la fase di inspirazione, una breve pausa, la fase di espirazione e una pausa leggermente più lunga prima della successiva inspirazione.
A un livello più profondo e sottile, il respiro permette anche lo scorrere del Qi, termine cinese per “energia vitale”, dentro e fuori di noi. Il Qi (conosciuto anche come Ki in giapponese, o Prana in sanscrito) è il soffio vitale che scorre in tutti gli esseri viventi e che li anima. Il Qi scorre attraverso i nostri canali energetici nutrendo ogni parte del nostro essere, dalla parte più fisica alla parte più sottile.
A meno che tu non sia un’atleta professionista o un praticante di discipline che richiedono una forte connessione con il proprio corpo (e mente), se ti venisse chiesto quand’è stata l’ultima volta che hai prestato attenzione al tuo respiro, probabilmente non riusciresti a ricordarlo.
Respirare è un’azione naturale, vitale e anche automatica, come automatico è il battito del nostro cuore. È qualcosa a cui, fortunatamente, non dobbiamo pensare per vivere. Purtroppo però, per la maggior parte delle persone respirare rimane solo questo, un’azione automatica e superficiale a cui non vi è necessità di prestare attenzione.
In questo modo però, ci perdiamo la parte più importante del respiro che, se attuato con consapevolezza, ha il potere di riportarci immediatamente al momento presente (il qui e ora). Inoltre, una respirazione scorretta e distratta può portarci a sviluppare disturbi fisici ed emotivi come tensioni muscolari, problemi posturali, disturbi del sonno, problemi digestivi, stress, ansia, nervosismo, ecc.
Respira bene, vivi di più

Con le nostre vite frenetiche, fatte di scadenze ed urgenze, nel tempo abbiamo perso di vista le basi, i principi fondamentali e naturali, che ci permettono di vivere una vita sana e armoniosa. Abbiamo perso la connessione con il nostro essere e questa disconnessione la possiamo riconoscere proprio nella nostra mancanza di consapevolezza verso il respiro.
Inoltre, in netto contrasto con la nostra frenesia quotidiana, alcuni studi condotti sul mondo animale hanno evidenziato come l’elevata tolleranza alla CO2 (anidride carbonica) e la respirazione lenta siano il comune denominatore della longevità di pipistrelli, talpe e altri mammiferi.
Insomma, per vivere al meglio risulta quindi fondamentale evitare di avere un respiro cronicamente rapido e superficiale, comportamento tipico degli stati di iperventilazione, riprendendo consapevolezza del nostro corpo e prestando attenzione al ritmo del respiro in modo da poter far scorrere liberamente ed armoniosamente l’energia vitale di cui parlavamo poco fa.
Come respirare correttamente
Quando si parla di respirazione subito pensiamo ai polmoni. Questi però non sono gli unici attori sul palco, se vogliamo infatti parlare di corretta respirazione dobbiamo assolutamente tirare in ballo anche il diaframma.
Il diaframma, infatti, ha un ruolo di assoluta importanza per una buona e corretta respirazione. Esso, tra le altre cose, svolge la funzione di ponte tra la zona toracica e quella addominale e permette una respirazione ampia e profonda.
Se il diaframma è bloccato, il respiro rimane vincolato alla parte alta, andando anche a sovraccaricare il lavoro muscolare di collo e spalle. Per questo chi respira male accusa spesso tensioni in queste zone del corpo.
Una corretta respirazione a riposo quindi è quella che coinvolge direttamente il movimento del diaframma (respirazione diaframmatica).
Facciamo pratica
Il consiglio è quello di mettersi in una posizione comoda, seduti con la schiena dritta ma rilassata, oppure sdraiati a terra a pancia in su. Si possono chiudere gli occhi per essere più rilassati e ricettivi. Appoggiare le mani sulla pancia e sentire che con l’inspirazione essa si espande allontanando le nostre mani e con l’espirazione si rilassa riportando le mani più vicine. Ripetere questo semplice ma potente esercizio per qualche minuto.
All’inizio può risultare difficile e potremmo addirittura percepire fastidio alla testa, questo accade perché non siamo abituati al maggior apporto di ossigeno. Se così dovesse essere, riaprite gli occhi cercando di tenere le palpebre rilassate, e di iniziare con pochi cicli respiratori per poi aumentare strada facendo. Imparare come respirare correttamente è un vero e proprio allenamento!
Tanto come avviene per l’allenamento in palestra, anche dalla pratica quotidiana di questo semplice esercizio possiamo trarre profondi benefici che spaziano dal miglioramento della gestione dei nostri stati emotivi, come ansia e stress, all’incremento di concentrazione e consapevolezza di noi stessi.
Meditazione e respirazione

Quando si parla di respirazione, di benessere, di attenzione e consapevolezza spesso e volentieri si finisce con l’imbattersi nell’argomento meditazione.
Se sei un praticante, saprai che questo avviene perché il respiro e la consapevolezza del corpo ci possono aiutare ad entrare in uno stato meditativo.
Una possibile tecnica di meditazione infatti è proprio quella di portare l’attenzione al respiro, o alle sensazioni del corpo. Ogni qualvolta la mente si distrae e si allontana per seguire un pensiero o una distrazione esterna, si riporta gentilmente l’attenzione al respiro o al corpo. In questo modo si accompagna la mente in uno stato di quiete e di osservazione.
In generale, la meditazione è uno stato dell’essere che ci permette di diventare consapevoli di noi stessi e dei nostri pensieri, e di essere pienamente presenti a noi stessi.
Proprio per questo motivo anche sperimentare l’osservazione di noi stessi mentre compiamo qualche gesto quotidiano (cucinare, pulire, camminare, ecc.) è una forma di meditazione. Provare ad essere totalmente presenti mentre, ad esempio, si taglia il pane, o mentre si lavano i piatti e osservare i pensieri che arrivano e tornare all’azione che si sta svolgendo. Anche questa è meditazione.
Concludendo
Quando ho chiesto a Beatrice come potesse riassumere tutto quel che ci siamo detti in poche parole mi ha risposto che:
Tornare al respiro significa tornare a sé stessi: se ti senti in balia degli eventi o delle emozioni e non sai cosa fare, prima di tutto torna al tuo respiro. Lì troverai tutto ciò di cui hai bisogno. Nel respiro ritrovi il tuo potere.
Parole forti che condivido appieno.
Ho sperimentato sulla mia pelle cosa significhi non respirare e posso assicurarti che, quando tutto va a rotoli, riuscire ad avere una corretta respirazione è come avere accanto il tuo migliore amico. Questo infatti ti sostiene e ti supporta senza chiedere nulla in cambio.
Spero che l’approfondimento di oggi su come respirare correttamente ti sia piaciuto e qualora ne volessi sapere di più ricordati di seguire Beatrice e la pagina Facebook di MigliorandoTi!
A presto
Photo by Ben White, Matteo Di Iorio, Marcos Paulo Prado