Quanto ti stanno costando le cose non dette?

di Luigi Cantone
0 comment

Le cose non dette, quelle che ci teniamo dentro, hanno un prezzo che spesso non abbiamo più l’occasione di pagare.

Mentre rimandiamo, la vita passa.

Seneca

In quanto esseri umani siamo animali sociali, siamo fatti di comunicazione. Anzi potremmo esagerare e dire che comunichiamo sempre, anche quando stiamo zitti e perfettamente immobili. Trasudiamo pensieri, parole, emozioni e sensazioni. Spargiamo tutto ciò nell’etere sperando, a volte inconsciamente, di essere compresi da chi ci sta intorno. Eppure, nonostante questa nostra favolosa ed innata abilità comunicativa, molto spesso sentiamo di non aver detto tutto.  

Esiste sempre, infatti, una persona o una situazione per cui sentiamo di non aver detto davvero tutto. A volte abbiamo scelto di farlo, altre invece non abbiamo avuto il coraggio. 

Il problema è che questa consapevolezza arriva sempre a mente fredda, quando orami tutto è passato, o almeno così crediamo. Non è raro infatti che nei momenti meno sospetti si venga assaliti da una sensazione di malinconia e tristezza (a volte anche rabbia!), quasi come se avessimo un pezzo mancante del nostro “puzzle relazionale” senza il quale non riusciamo a considerare chiuso quel rapporto o quella situazione. 

Che si tratti di un “ti voglio bene” mai detto e che non potremo mai più pronunciare o di un “aspetta, vorrei davvero che tu mi dessi la possibilità di spiegare” poco importa. Quel che davvero conta è comprendere che le cose non dette rischiano di trasformarsi in meteoriti che possono fare davvero male se arrivano a schiantarsi sul suolo della nostra coscienza. 

Perché non parliamo quando è il momento 

Abbiamo appena detto che le cose non dette rischiano di diventare pericolose per la nostra salute emotiva, ma allora perché non parliamo quando è il momento di farlo? 

Personalmente mi sono posto questa domanda più di una volta e, nel corso del tempo, ho identificato almeno quattro motivi per cui tendiamo a non dire ciò che davvero vorremo: 

  1. Paura di sbagliare. Sbagliare cosa? Tutto. Abbiamo paura di sbagliare momento, parole, tempi verbali, tono. Qualsiasi cosa! Di conseguenza viviamo in attesa del momento perfetto per poter dire ciò che vorremmo. Peccato che la perfezione sia nostra nemica e che quel momento idilliaco potrebbe non arrivare mai. 
  1. Paura di essere giudicati. In questa paura vivono tutti quegli “e se…” che ci impediscono di esprimere davvero noi stessi. Abbiamo paura di essere fraintesi e mal giudicati. Inoltre, maggiore è il coinvolgimento emotivo verso chi abbiamo davanti, maggiore sarà la paura percepita. Ma in questo modo non ci poniamo noi stessi sotto giudizio limitando la nostra comunicazione? Non esprimendo davvero ciò che vorremmo, siamo sicuri di riuscire a far comprendere all’altro chi davvero siamo? 
  1. Paura di esprimere un’opinione. Viviamo in un’epoca in cui chiunque ha un parere su ogni cosa, spesso senza neanche avere delle vere competenze su cui basare le proprie opinioni. In contrapposizione a ciò, esistono persone più sensibili che temono questa irruenza comunicativa e preferiscono rimanere sullo sfondo. 
  1. Paura delle conseguenze. Questa è probabilmente una delle paure fondamentali. Che cosa accadrebbe se dicessi questa o quella cosa? Sono pronto a prendermi la responsabilità delle mie parole e delle mie azioni? Spesso questo coraggio viene a mancare e quindi preferiamo semplicemente tacere, farci trascinare dagli eventi, subirli anziché esserne parte attiva. 

Concludendo 

Siamo esseri umani, siamo animali sociali, siamo la comunicazione fatta persona. 

Forse è proprio per questo motivo che siamo fatti anche di cose non dette. 

Personalmente credo che non sia possibile eliminare del tutto questi vuoti, questi pezzi di puzzle mancanti. Fanno parte della vita e vanno accettati, non c’è nulla di male. Il “ti voglio bene” al nonno che non c’è più possiamo dirlo lo stesso, in una forma comunicativa diversa e con ardore maggiore di quanto mai avremmo fatto. Le parole, i sentimenti, arrivano. Ovunque. 

Ma se alcuni pezzi di puzzle dobbiamo accettare di perderli per strada, altri possiamo imparare a metterli nella casella giusta al momento giusto! Una vita piena è fatta anche di opinioni espresse, di cose da dire, di sentimenti ed emozioni urlati in faccia al mondo. 

Quindi la prossima volta che ti viene in mente che forse avresti potuto dire o fare qualcosa, fallo! Alza la cornetta, chiama e di quello che avresti voluto dire. Prendi la macchina, l’autobus, la bicicletta o il monopattino e vai a dare quel dannato abbraccio a tuo padre che non hai mai osato dare perché… 

Ricorda: 

La vita è fatta di attimi, come questo che stiamo vivendo. Tutto passa ed il presente è solo un soffio che subito diventa passato mentre poco prima era futuro. Noi tutti scriviamo attimo per attimo la nostra storia e ciò che scriviamo, a differenza del tempo, rimane per sempre.

Romano Battaglia

A presto, Luigi. 

Foto di Kristina Flour , Nicholas Githiri

Questi li hai letti?

Lascia un commento